LUPO BIANCO UN FILM DEDICATO A CARLO OLMO

Carlo è un avvocato piemontese di successo. Una bella famiglia alle spalle, studi, carriera, ma anche una straordinaria sensibilità verso il prossimo, verso i suoi concittadini che vivono in una condizione di difficoltà.
Carlo è un uomo dell’azione: individua il problema e cerca la soluzione mettendo a frutto l’ampia rete di contatti (anche istituzionali) che nel corso degli anni ha creato; ma mettendo anche mano al suo portafoglio per intervenire tempestivamente quando la risposta al bisogno deve essere immediata e concreta.

La storia di Carlo non è un romanzo: è la vera storia di Carlo Olmo, avvocato di Vercelli salito alla ribalta delle cronache nazionali per il suo straordinario impegno durante la prima ondata pandemica. A marzo ha acquistato e distribuito gratuitamente oltre 160 mila mascherine.

Adesso Diego Cammilleri ha deciso di trasformare la storia di Carlo Olmo in un film. Il lungometraggio, che si intitola “Lupo Bianco” (ispirandosi all’animale che Olmo ha preso come simbolo del suo agire), arriverà nelle sale cinematografiche alla fine del 2021. Il film – scritto da Stephanie Beatrice Genova e diretto da Tony Gangitano, con le musiche a cura di Serena Rubini , Marco Giva, Silva Poy e Francesco Cilione – ripercorre tutta la vita di Carlo Olmo, ricca di momenti emozionanti, colpi di scena, situazioni quasi al limite del paranormale, ma sempre contraddistinta da un grande spirito di servizio e di aiuto al prossimo.

lupo bianco olmo 3

L’episodio della donazione di mascherine è solo l’ultimo in ordine temporale. Quello reso possibile grazie al suo rapporto privilegiato con la comunità cinese in Italia che all’inizio della pandemia lo ha messo in contatto con il Governo di Pechino permettendogli di acquistare e regalare mascherine alla comunità di Vercelli, ai medici di famiglia, ai medici e agli infermieri che lavoravano negli ospedali e nelle case di risposo, facendo arrivare parte del carico anche ad alcuni ospedali della Liguria e della Lombardia che in quelle settimane erano in affanno.
Un gesto partito dal cuore che gli è valso l’onorificenza di Cavaliere della Repubblica, assegnata dal presidente Sergio Mattarella a oltre una cinquantina di persone che, come Carlo ma in modo diverso, si sono impegnate concretamente per contenere il contagio.

Ma la vita di Carlo Olmo va ben oltre questa importante donazione. È contraddistinta da numerosi esempi di servizio e di attenzione al prossimo, quasi un modo per riscattarsi da quell’infanzia di sofferenza vissuta in orfanatrofio dove ha conosciuto anche la violenza e gli abusi.
Poi, l’adozione e un papà che lo ha riempito dell’amore di cui era stato privato: gli studi, il lavoro, ma sempre quell’attenzione verso gli altri cullata insieme alla passione per le filosofie orientali e le arti marziali. Carlo per un certo periodo della sua vita si è trasferito in Cina per approfondire gli studi, tornando poi nella sua Vercelli più carico e con un importante bagaglio di esperienza e di amicizie.

A Vercelli tutto lo conoscono e lo amano; non è solo l’avvocato ma è prima di tutto Lupo Bianco. Un animale che ha un forte significato: il lupo bianco, per i nativi americani, rappresenta l’animale che riesce a “fiutare” il pericolo salvando perciò il suo branco. Questo l’impegno anche di Carlo Olmo nella vita di tutti i giorni, anche attraverso l’attività della sua l’Accademia di arti e filosofia orientale Shen Qi Kwoon Tai dove diffonde l’antica sapienza.
Ed è proprio all’interno del tempio che in un modo del tutto misterioso, Carlo riceve la “premonizione” che qualcosa di spaventoso stava per succedere; poi durante il capodanno cinese un amico gli annuncia che il Coronavirus è in arrivo anche in Italia e sarà una catastrofe.
Come il Lupo Bianco che fiuta il pericolo Carlo Olmo si mette subito al lavoro per proteggere la sua comunità.
Il film “Lupo Bianco” è un lungometraggio che certamente farà parlare e riflettere: ha ottenuto il patrocinio del Ministero della Pubblica Istruzione. Il prossimo anno scolastico verrà proiettato anche nelle scuole con l’obiettivo di sollecitare anche i giovani ad abbracciare uno stile di vita teso all’aiuto al prossimo.
La seconda ondata pandemica ha solo rallentato i lavori della produzione. A gennaio si svolgeranno i casting a Vercelli, poi al via le riprese che si snoderanno tra Vercelli e provincia, Bergamo, Palermo e Roma.